Di cose lette a Gennaio|Breve carrellata dei libri del mese

Un gennaio così pieno di belle novità editoriali non lo ricordavo da tempo o forse è solo l’età che avanza, ma questo è un discorso che affronteremo in separata sede.

Venendo alle cose belle e quindi ai libri il 2023 non poteva partire meglio e lo so che questo blog ormai viene aggiornato con la stessa costanza con cui mi riprometto di contare fino a dieci prima di parlare e litigare con qualcuno e cioè mai, ma proverò ad essere presente, se non per raccontare mese per mese i libri che mi hanno tenuta compagnia.

  • Gian Arturo FerrariStoria confidenziale dell’editoria italiana Marsilio

È il libro che gli amanti dei libri non possono non leggere, perché ha tutti gli elementi per stupire ed impressionare il lettore appassionato. L’autore parte dagli albori dell’editoria raccontando la nascita delle prime case editrici italiane, Mondadori e Rizzoli, prima e Einaudi e Feltrinelli dopo e dell’impronta dei loro fondatori senza la quale non sarebbero mai diventate le case editrici che conosciamo oggi, per fare poi una splendida panoramica di tutte le altre che pian piano sono nate e si sono affermate fino a diventare nomi di garanzia per noi lettori e non solo. L’editoria è fatta da uomini ed è di loro che l’autore racconta, di quelli che i libri li hanno fatti con passione e devozione e non risparmia i tanti dietro le quinte ignorati da noi lettori che spesso non facciamo caso a quanto lavoro ci sia dietro questi oggetti chiamati libri.

  • Lacy M. JohnsonIl corpo ricorda NN Editore

A raccontarsi è una donna sequestrata e violentata dall’uomo che credeva di amare e che quando è riuscita a scappare ha capito, anni dopo, che questa storia doveva essere raccontata. È una storia cruda, raccontata senza fronzoli, una donna che nero su bianco scrive che il suo ex fidanzato dopo averla perseguitata è riuscito a rinchiuderla nel suo seminterrato dove l’ha maltrattata e stuprata per giorni e che come obiettivo finale aveva quello di ucciderla se non fosse che lei è riuscita a sfuggire. Come si supera un trauma del genere? Forse non si supera mai del tutto, perché il corpo che ci portiamo dietro è il memorandum di quella violenza subita.

  • Ester ViolaVoltare pagina Einaudi

Si possono superare le pene d’amore con i libri? A sentire e a leggere Ester Viola si può. Tutte le storie d’amore che viviamo richiamano le grandi storie d’amore della letteratura e della narrativa, per cui se vi state struggendo pensando che a, il primo amore è irripetibile e nessuno dopo di lui sarà come lui e b, perché si innamorano tutti tranne io non dovete fare altro che rifugiarvi nel libro giusto per trovare la soluzione al problema che tanto vi affligge, perché è vero che l’amore è una faccenda complicata, ma i libri sono lì a nostro servizio per farci vedere attraverso i personaggi di carta situazioni che sulla nostra pelle possiamo evitare in modo da non commettere errori nella vita reale. E poi, c’è Ester Viola che parla di Domenico Starnone e del suo Lacci cos’altro dovrei aggiungere più?

  • Claudia PinieroElena lo sa Feltrinelli

Quando sua figlia Rita viene trovata morta impiccata nel campanile della chiesa Elena sa che non può trattarsi di suicidio, perché Elena sa che sua figlia Rita ha paura dei fulmini ed il giorno in cui è morta pioveva e mai e poi mai sarebbe uscita di casa. Il caso, invece, viene subito liquidato come suicidio e ad Elena non resta che trovare da sola le prove, se non fosse che Elena è malata di Parkinson e una normale azione per chiunque diventa quasi impossibile per lei. Non ho potuto di fare a meno di leggere questo romanzo con velocità grazie a una trama che subito cattura il lettore; la sofferenza dei movimenti di Elena sono raccontati in modo tale che quasi si sentono sulla pelle di chi legge e se non è bravura questa davvero non saprei.

  • Niccolò AmmanitiLa vita intima Einaudi

Maria Cristina Palma è una donna bellissima, ricchissima dalla vita perfetta. Basta un niente per rovinare tutto, tipo un video ricevuto sul cellulare da una sua vecchia conoscenza. Quel video farà crollare tutte le certezze di Maria Cristina e darà voce a tutte le paure e le ossessioni che non sapeva di avere. Il maestro è tornato con uno di quei libri che a gennaio potrebbero già ottenere l’etichetta di miglior libro dell’anno. Se vi dico che l’ho letto in un solo pomeriggio mi credete? Non avrei motivo di mentirvi. Il romanzo di Ammaniti è pura maestria, una maestria capace di rapire il lettore dalla prima all’ultima parola.

  • Daniele MencarelliFame d’aria Mondadori

Pietro e suo figlio Jacopo finiscono in un paesino sperduto in venerdì pomeriggio mentre sono in viaggio verso la Puglia. Un paesino di cento anime o poco più, dove tutto sembra essersi fermato in un tempo che non è il loro. Tocca aspettare fino al lunedì mattina e arrangiarsi in quella che un tempo era una pensione e che oggi è solo un bar gestito da Agata con l’aiuto di Gaia. Niente di così eclatante se non fosse che Jacopo è affetto da autismo nella sua forma più grave e Pietro è un uomo distrutto non più capace di amare quel figlio malato e diverso dagli altri che lo sta spingendo sempre di più sull’orlo di un baratro. Daniele Mencarelli ha proprio deciso di farci soffrire e distruggerci ad ogni suo libro. Questa storia è un calcio allo stomaco pagina dopo pagina, è trattenere le lacrime e il fiato e anche se ti scortica fino al profondo una volta finito sarai felice di non esserti privato di un libro del genere.  

Caminito |Maurizio de Giovanni

Tre anni fa quando chiusi il post dedicato all’ultimo libro dedicato al commissario Ricciardi con la speranza che quell’addio si potesse trasformare in un sopportabile arrivederci.

Le mie preghiere sono quindi state esaudite dal momento in cui Maurizio de Giovanni ha deciso di riportare in vita la sua creatura letteraria più amata. Forse a quell’addio proclamato a gran voce non ci aveva creduto neanche lui, quello che è certo è che il commissario Luigi Alfredo Ricciardi ha ancora tante cose da dire e questo libro ne è la prova.

Facciamo le cose per bene e diciamo ai quei quattro che ancora non lo sanno che martedì 29 novembre è uscito per Einaudi Caminito di Maurizio de Giovanni che segna il ritorno in grande stile del commissario Ricciardi.

Certe cose cambiano e certe cose restano sempre le stesse.

Siamo sempre nella splendida Napoli, ma siamo cinque anni dopo dove avevamo lasciato tutti e più precisamente nell’aprile del 1939. Se prima il fascismo era un ideale che stava prendendo sempre più forma, adesso ci troviamo nel pieno del regime, quello delle leggi razziali, della difesa della purezza della razza e quello delle città piene di palazzi uguali tra loro simbolo del potere imperante.

Certe cose cambiano e certe cose restano sempre le stesse.

Enrica, l’amore della sua vita, l’unica a cui era riuscito a confidare il fatto, ossia la dannazione che gli aveva stravolto la vita era ormai morta da cinque anni, ma nella tragedia c’era stata una piccola luce di speranza e gioia condensati tutti nella piccola Marta, frutto del loro breve, ma intenso amore. Una bimba tenace e determinata come la madre capace di illuminare anche le giornate più buie e difficili del commissario affidata alle cure di Nelide e Bianca, due donne l’una l’opposta dell’altra, preziose e fidate presenze nella sua vita, come quelle del brigadiere Maione e del dottor Modo, colleghi certo, ma soprattutto amici.

Certe cose cambiano e certe cose restano sempre le stesse.

E poi loro, le indagini, come quella a cui dedicarsi che vede la morte di due ragazzi giovanissimi ritrovati tra i cespugli di un boschetto intenti a consumare il loro amore. C’è davvero la politica dietro quel duplice delitto come vorrebbe Modo più paranoico e preoccupato del solito o c’è dell’altro, come vorrebbe sperare il commissario che non vuole credere che il mondo in cui vive la sua piccola creatura stia precipitando verso un destino che si fa di giorno in giorno più oscuro?

E se da un lato Maione è preoccupato a causa di un problema familiare che gli toglie il sonno e l’appetito, Ricciardi sa che prima o poi dovrà mettere la figlia di fronte a quella prova che tanti anni prima aveva fatto anche lui che potrebbe significare ulteriore dannazione nella sua vita.

Maurizio de Giovanni ci riporta nel mondo che più ci aveva fatto amare e che una sua probabile fine ci aveva fatto disperare. Perché sì, noi lettori ai personaggi fatti di carta e inchiostro ci affezioniamo e ne vorremmo sempre di più, per cui fataci gioire di questo amato ritorno e lasciateci vivere quelle belle emozioni che solo una bella storia come questa è capace di sprigionare: carissimo commissario Ricciardi bentornato tra noi, adesso facciamo che ci teniamo compagnia ancora per un bel po’.

  • Titolo: Caminito
  • Autore: Maurizio de Giovanni
  • Casa editrice: Einaudi
  • Data di pubblicazione: 29 Novembre 2022

Aggiornamenti di lettura (non) richiesti| Librini di agosto

In un articolo pubblicato su La Stampa dal titolo “Odio l’estate” Natalia Ginzburg scriveva: odio l’estate. Odio il mese d’agosto fino al giorno di ferragosto. Passato il ferragosto, mi sembra di uscire da un incubo. Mi sembra che tutto lentamente migliori per me.

Ringrazio la mia scrittrice del cuore per aver descritto alla perfezione il mio rapporto con la stagione più calda e adesso che il peggio sembra passato finalmente posso tornare a fare quello che faccio meglio: parlare di libri.

Se nel mese di luglio i libri portati a termine corrispondono al numero uno, non posso dire lo stesso di agosto che invece si è rivelato intenso, almeno per quanto riguarda i libri letti: sei. Non è il numero quello che mi interessa, ovviamente, ma dopo un periodo di torpore letterario sono contenta di aver ripreso con la mia buona e sana abitudine.

Ma quali sono stati i libri che mi hanno fatto compagnia durante queste due settimane di ferie? Iniziamo.

Matrimonio in cinque atti di Leath Hager Cohen (SUR) è il libro con cui ho aperto le danze e che ha tutti gli elementi che a me piacciono: famiglie numerose, tensioni che possono arrivare alle stelle. La famiglia Blumenthal è in fermento per il matrimonio della loro figlia maggiore Clem, matrimonio che si terrà per sua volontà nel giardino di casa. Cerimonia grandiosa e tanti ospiti in arrivo sono un binomio pericoloso che daranno il via a una commedia piena di gioia, divertimento, ma anche tantissimi imprevisti.

Le saghe e le storie familiari sono la mia comfort-zone letteraria come mi è capitato spesso di dire motivo per cui non potevo non recuperare alcuni librini che rientrano in questa categoria. I fiori di Monaco di Carolina Pobla (Garzanti) una saga familiare tratta da una storia vera ambientata nella Monaco del 1942, in piena seconda guerra mondiale. Ilse è da poco rimasta vedova e insieme ai sei figli decide di tornare a vivere nel paesino in cui è cresciuta, convinta di essere al riparo dagli orrori che la guerra sta seminando. Quando un bambino sbuca dal nulla e si presenta al villaggio lei non esita a prenderlo con sé, anche se sa che quel gesto potrebbe costare la vita a lei e la sicurezza dei suoi figli.

Spostandoci di poco al confine tra la Germania e la Polonia arriviamo a Breslavia nel 1926 nella famiglia Sadler de Il luogo dell’anima di Hanni Münzer (Editrice Nord). Laurenz è un compositore di successo, ma quando i fratelli muoiono è costretto a prendere le redini della fattoria di famiglia e così con sua moglie Annemarie torna nel villaggio dove è cresciuto. Non sarà semplice per lui adattarsi a quella vita da cui era volutamente fuggito, ma la vita richiede sacrifici e responsabilità anche quando verranno a bussare alla sua porta per richiamarlo nell’esercito e combattere quella insensata seconda guerra mondiale.

Per la terza saga familiare sono tornata in Italia con un libro che volevo leggere da tanto: Prima di noi di Giorgio Fontana (Sellerio). Inutile dire che la famiglia Sartori ha fatto breccia nel mio cuore diventando una delle mie famiglie narrative del cuore, ma così non poteva essere altrimenti. Quattro generazioni di Sartori raccontate dal 1917 al 2012; una storia che abbraccia i maggiori cambiamenti politici e storici del nostro Paese: impossibile non affezionarsi.

Lasciando le saghe famigliari da parte, agosto è stato anche La scorsa notte al Telegraph Club di Malinda Lo (Mondadori) una piacevole storia di scoperta e accettazione della propria identità sessuale in un periodo, il 1954, non semplice per poter affermare il proprio essere. Infine Le cattive di Camila Sosa Villada (SUR) la storia di Camila e del gruppo di trans diventato famiglia nel momento in cui ha capito che chi era non poteva essere accettato dalla sua di famiglia.

Guida all’acquisto Einaudi Edition (riveduta e corretta)

L’estate per noi lettori significa solo una cosa: promo. Ebbene sì, la stagione più calda dell’anno spinge le case editrici ad elargire promo libresche come se non ci fosse un domani e noi lettori come delle allodole cadiamo vittime del marketing di quei geni del male.

La mia casa editrice del cuore ha deciso per il secondo anno consecutivo che per tutto il mese di luglio e fino al 15 agosto acquistando due libri targati Einaudi vi fa portare a casa uno zainetto per niente male e chi sono io per non consigliarvi dei titoli? Da dire che se spulciate nel blog ci sono già vari post dedicati ai consigli di lettura made in Einaudi, ma siccome ho notato che li leggete sempre con piacere ho deciso di aggiornare un po’ la lista.

Carta, penna e iniziamo la lista con i libri degli autori pezzi di cuore.

Autori che non possono mancare nella vostra libreria.

Sally Rooney. L’autrice della mia generazione che rende oro tutto ciò che tocca. Che sia Parlarne tra amici che sia Persone normali o Dove sei, mondo bello (miglior libro di quest’anno senza dubbio) come scegliete, scegliete bene.

Domenico Starnone. Il più grande di tutti e su questo sono tutti d’accordo. Di questo autore vi consiglierei anche la lista della spesa, ma siccome non ha avuto ancora l’idea di pubblicarla direi di ripiegare sui suoi libri e quindi Lacci, Scherzetto e Confidenza, ma anche Via Gemito e le due ripubblicazioni in veste Einaudi di alcuni suoi precedenti romanzi e cioè Le false resurrezioni e La scuola.

Francesco Piccolo. L’uomo che mi ha fatto capire gli uomini. Uno su tutti La separazione del maschio, ma anche L’animale che mi porto dentro, mentre se volete qualcosa di poco impegnativo i suoi memorabili Momenti di trascurabile felicità (e infelicità).

Diego De Silva. È il creatore di uno dei personaggi più irresistibili della narrativa italiana, l’avvocato Vincenzo Malinconico; è una saga che non può mancare nella vostra libreria come non possono mancare altri titoli di questo autore. Tra i miei preferiti in assoluto La donna di scorta e Mancarsi.

Natalia Ginzburg. In questo mondo dovremmo parlare di più di Natalia e dei suoi libri. Potrei consigliarvi il suo titolo più conosciuto e cioè Lessico famigliare, ma vi dico di andare anche oltre, perché tutta la sua produzione merita di essere letta: i miei libri del cuore? Caro Michele e La strada che va in città.

Libri che non possono mancare nella vostra libreria.

Mentre scrivo questo post sono seduta strategicamente accanto alla mia libreria, in modo da non lasciarmi sfuggire nessun titolo. Al tempo stesso mi rendo conto che i titoli Einaudi che vorrei dirvi di acquistare sono talmente tanti che rischiamo di finire tra qualche giorno, quindi se ne salterò qualcuno vogliatemi bene lo stesso.

Sulla fiducia vi direi di prendere L’arminuta di Donatella Di Pietrantonio, Resto qui di Marco Balzano, Almarina di Valeria Parrella, Fedeltà di Marco Missiroli, La città dei vivi di Nicola Lagioia e La vita felice di Elena Varvello: sono i migliori titoli che la letteratura italiana ha conosciuto negli ultimi anni.

A questi aggiungerei L’animale femmina di Emanuela Canepa, Bianco è il colore del danno di Francesca Mannocchi, i due libri di Viola Ardone Il treno dei bambini e Oliva Denaro e i due di Ester Viola L’amore è eterno, finché non risponde e Gli spaiati e La libreria sulla collina di Alba Donati e La cucina inglese di Miss Eliza di Annabel Abbs sono due dei titoli che maggiormente di sono piaciuti in questi primi mesi del 2022.

Per chiudere, a random, un’altra sfilza di titoli. Le fedeltà invisibili di Delphine De Vigan, Il club degli uomini di Leonard Michaels, Nel cuore della notte di Marco Rossari, L’invenzione di noi due di Matteo Bussola, Donne difficili di Roxanne Gay, Trilogia della città di K di Agota Kristof e Così inizia il male di Javier Marias.

Per questi e altri consigli chiamatemi, rispondo anche dal fisso (e se volete regalarmi lo zainetto sappiate che lo accetto ben volentieri)

Un’estate in giallo | Tre libri da portare sotto l’ombrellone (ma non solo)

Non sono un’amante dei gialli e questa è cosa nota, ma è cosa nota anche che per alcuni autori faccio le dovute eccezioni. È il caso di Maurizio de Giovanni (sono una deGiovanners since il 2012 e me ne vanto quasi) di cui potrei leggere anche la lista della spesa o di Francesco Abate, autore che ho conosciuto in una veste differente dal giallo e siccome l’amore era ormai scattato mi sono sentita in dovere di proseguire.

Se siete lì per preparare la valigia e partire per le agognate vacanze oltre a dirvi beati voi di dico di riservare uno spazicino piccolino per uno di questi tre libri o perché no, per tutti e tre.

Maurizio de GiovanniUn volo per Sara (Rizzoli)

Con il personaggio di Sara Marozzi è nata una sorte di odi et amo. La chimica tra noi non è scattata, ma non nego che certe sue indagini le ho lette con vivo interesse come è capitato con l’ultimo libro approdato da qualche settimana in libreria. Un aereo turistico in volo verso la Sardegna cade nel mar Tirreno e il caso viene subito archiviato come incidente senza fare le dovute indagini. Andrea Catapano, collega ormai in pensione di Sara, riconosce nella voce di un passeggero l’identità di una persona che potrebbe essere collegata ad un caso di molti anni prima e questo costringe Sara, Andrea e Teresa a mettere su un’indagine parallela e cercare di scoprire quella verità che cercano da anni.

Francesco AbateIl complotto dei Calafati (Einaudi)

Con il personaggio creato da Francesco Abate, invece, è stato amore a prima vista, anzi, amore a prima pagina. Clara, la giornalista de l’Unione Sarda che lotta per imporsi come donna e come giornalista, questa volta sarà alle prese con quello che all’apparenza sembra un omicidio politico e con l’aiuto del suo fidato collega Ugo Fassberger e del giovane tenente dei carabinieri Rodolfo Saporito cercherà di fare luce anche su questo mistero. Non so voi, ma appena termino le indagini di Clara Simon subito mi assale la voglia di leggerne un’altra, quindi, speriamo di non dover attendere troppo per la prossima.

Christian FrascellaOmicidio per principianti (Einaudi)

Una bambina di sei anni scompare dalla sua scuola elementare. Il caso getta nel panico tutti gli abitanti di Barriera, Contrera compreso che si sente coinvolto nel caso più del solito, uno, perché sua nipote ha la stessa età e frequentava la scuola della bambina scomparsa e due, perché la bimba è la figlia di una sua vecchia fiamma. Vorrebbe concentrarsi al 100% sul caso se non fosse che nell’ordine, sua figlia lo detesta, la sua ex moglie aspetta un figlio, non voluto, da lui, il cognato lo vorrebbe fuori da casa sua e la tipa che frequentava da un po’ non lo vuole sentire neanche nominare. Credetemi, imparerete a volere bene a Contrera tanto da volerlo abbracciare e il minuto successivo prenderlo a schiaffi.  

Pride Month: consiglini librosi tema pride e dove trovarli

Anche quest’anno non potevo esimermi dall’appuntamento dedicato al Pride Month. Se vivete nelle caverne e non ne avete mai sentito parlare direi che è giunta l’ora di uscire fuori e iniziare ad informarvi, perché anche se il Pride celebra e rivendica i diritti della comunità LGBTQ+ siamo tutti chiamati a fare la nostra parte in quanto i diritti riguardano tutti e non c’entrano razza, etnia, orientamento sessuale e orientamento politico.

Sul perché sia stato scelto il mese di giugno vi rimando all’approfondimento più dettagliato dell’anno scorso dedicato al Pride, ma in breve è stato scelto giugno, perché in questo mese nel 1969 ci furono i moti di Stonewell a New York che diedero il via al movimento che conosciamo oggi.

Come celebrare al meglio il Pride Month se non attraverso una serie di letture? Diamo spazio ai consigli librosi.

  • Ninna nanna delle mosche di Alessio Arena (Fandango).

Alessio Arena ci racconta un’emozionante storia di emigrazione nell’Italia degli anni venti del Novecento con due protagonisti capaci di farvi luccicare gli occhi in più di un’occasione. Berto e Gregorio, infatti, si amano, ma siamo in un momento storico in cui un amore del genere non è accettato, motivo per cui Gregorio è costretto a salire su una nave che lo porta in Cile a lavorare come minatore, ma in cuor suo non dimenticherà mai Berto, destinatario delle sue numerose lettere che per motivi assurdi non gli arrivano mai. Fino al giorno in cui lo raggiungono e gli fanno decidere di mettersi in viaggio alla ricerca del suo unico amore.

  • Le nostre imperfezioni di Luca Trapanese (Salani)

Altro libro, altra storia struggente quella che ci racconta Luca Trapanese. Livio incontra l’amore della sua vita durante il cammino di Santiago. Pietro è colui che gli fa prendere la consapevolezza della sua identità, identità che negli anni ha sempre cercato di reprimere a sé stesso e nascondere agli altri. L’amore, quello vero, dona il coraggio che certe volte manca, ma non sarà l’unica sfida che i due saranno costretti a superare.

  • Queer. Una storia per immagini di Meg-John Barker e Jules Scheele (Fandango)

In questo fumetto non-fiction, l’attivista-accademico Meg John Barker e la fumettista Julia Scheele illuminano le storie del pensiero queer e dell’azione LGBTQ+. Un libro lucido, divertente, dedicato alle e ai più giovani che, nonostante o grazie al suo formato leggero, riesce a fornire chiarezza sui tanti significati, a volte contraddittori e ancora in evoluzione del termine queer.

  • Ancora una fermata di Casey McQuiston (Mondadori)

Una commedia romantica queer piena di humor e riferimenti alla cultura pop; August Landry ha ventitré anni e ha trascorso gli ultimi cinque spostandosi da una città all’altra. Troverà la famiglia che aveva sempre desiderato nel gruppo di stravaganti coinquilini e finalmente troverà un posto che potrà chiamare casa.

  • La notte scorsa al Telegraph Club di Malinda Lo (Mondadori) in uscita il 21 giugno

Segue le vicende di Lily Hu e Kathleen Miller, sotto l’insegna al neon di un locale per lesbiche nella Chinatown del 1954; l’America del 1954, però, non è un luogo sicuro per due ragazze che si amano, soprattutto a Chinatown.

  • Heartstopper di Alice Oseman (Mondadori)

I quattro volumi del grapich novel del momento che racconta la storia dell’amicizia di Nick e Charlie che vivono compongono qualcosa di grande, che parla a tutti noi di amore, amicizia, lealtà così come dei momenti difficili della vita.

Di libri letti a maggio (ma anche a giugno)| Bentornato chiacchiericcio libroso

Il mese del maggio dei libri si è concluso e finalmente posso tornare a blaterare dei miei amabili libri. In verità, stando dietro ai molteplici eventi di questo mese pazzerello, la lettura ne ha risentito e non ho letto quanto avrei voluto, ma diciamo che qualche risultato è stato portato a casa e quindi vediamo un po’ quali sono i libri che mi hanno fatto compagnia nel mese di maggio e in questi primi giorni di giugno.

Valeria Parrella- La fortuna (Feltrinelli)

A maggio è tornata una delle mie scrittrici del cuore, sua bellezza Valeria Parrella, con un libro che ci riporta indietro tempo e precisamente tra il 62 e il 79 d.C. anno in cui Pompei venne rasa al suolo da una delle eruzioni del Vesuvio. Prima di questa, Pompei era una cittadina come le altre e come nelle altre vivevano persone come Lucio, un ragazzino determinato a diventare capitano di una nave e poco importa se vede solo con un occhio, la determinazione è più forte di quella sventura che gli è capitata. La sua vita scorre tranquilla tra le giornate passate con gli amici e i viaggi a Roma alla scuola di retorica di Quintiliano.

Ci sono due modi di vivere: uno è avere sempre paura.

Valeria Parrella ci trascina nella storia con la esse maiuscola e ci ricorda che quel destino che crediamo scritto nelle stelle altro non è che il risultato di quelle scelte che prima di compiere ci fanno dannatamente paura, ma che al tempo stesso ci tengono in vita.

Lorenzo Marone- Le madri non dormono mai (Einaudi)

Altra voce nella casella scrittore del cuore e questa volta tocca a Lorenzo Marone, autore che ho sempre avuto modo di apprezzare in tutti i suoi lavori precedenti. In questo libro Marone decide di operare un taglio netto col passato e mettendo da parte la sua ironica malinconia ci parla di un argomento delicato come pochi, gli Icam, le strutture che ospitano le madri detenute insieme ai loro bambini durante il periodo di sconto della pena. Miriam e suo figlio Diego vengono da Napoli e per un periodo dovranno rimanere in questa struttura che sembra una casa, ma che una casa non è, perché non basta rendere un ambiente solo confortevole se alla finestra si lasciano le sbarre e se la sera le serrature sono chiuse a doppia mandata.

E quindi poco per volta conosciamo la storia di Miriam e delle altre detenute e dei piccoli che sono costretti a loro volta a scontare delle pene per colpa di chi in teoria avrebbe dovuto proteggerli.

Valerio Principessa- La casa del tè (Feltrinelli)

Gabriel ama le parole e il loro significato. Gabriel ama soprattutto quelle parole che in italiano non si possono tradurre ed è attratto da tutte le curiosità di questo mondo. Quando sua nonna muore va a vivere presso una casa affidataria gestita dalla signora Michiko che ospita altri ragazzi con storie spiacevoli alle spalle. C’è Greta che vive in simbiosi con il suo cellulare da cui non alza mai lo sguardo, c’è Chiara che ama le stelle, c’è Amina che non si stacca dal suo bambolotto e c’è Leo che è sempre carico a mille. La casa della signora Michiko è il giusto riparo per questi ragazzi che ne hanno già passate e quando un giorno lei decide di prendersi una paura saranno capaci di fare affidamento l’uno sull’altro. Esordi emozionanti e dove trovarli, delicato ed emozionante come solo le belle storie raccontate bene sanno esserlo.

Satoshi Yagisawa- I miei giorni alla libreria Morisaki (Feltrinelli)

Chi non ama le storie raccontate nelle librerie? Takako nel giro di poco si ritrova senza fidanzato e senza lavoro. L’alternativa sarebbe quella di piangersi addosso e per un po’ lo fa se non fosse che un giorno le arriva la telefonata di uno zio che non sente da qualcosa come dieci anni che le chiede di raggiungerlo nella sua libreria a Jinbōchō, Tōkyō, visto che qualche acciacco c’è e il suo aiuto sarebbe prezioso. La sua idea iniziale è quella di rifiutare gentilmente, ma tutto sommato si dice, perché no? provare non costa nulla e alla fine il suo è un impegno per qualche mese e poi parenti come prima. All’inizio le cose tra Takako e lo zio Satoru non vanno proprio benissimo, ma una volta messe da parte le reticenze da parte di entrambi non può che procedere a gonfie vele. Se siete alla ricerca di libri che scaldano il cuore questa è la storia che fa per voi. Se credete al potere dei libri, questa storia fa per voi. Se dopo aver letto questo libro cercherete un biglietto last-minute per il Giappone per visitare il quartiere con il più altro numero di librerie chiamatemi, rispondo anche dal fisso.

Il Maggio dei Libri 2022| Leggere per comprendere il passato: i libri che raccontano l’Italia

«Il giro del mondo in 80 libri» continua e l’approfondimento di oggi riguarderà i libri che meglio hanno saputo interpretare il passato del nostro Paese.

I libri che raccontano la storia dell’Italia sono molteplici e anche in questo caso in mio soccorso sono venute le mie amate saghe familiari. I leoni di Sicilia di Stefania Auci (Nord), La casa sull’argine di Daniela Raimondi (Nord) e Mille anni che sto qui di Mariolina Venezia (Einaudi) hanno una struttura simile; tutti e tre i libri raccontano la storia di una famiglia di generazione in generazione e attraverso di essa veniamo a conoscenza anche dei fatti che caratterizzarono in nostro Paese a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino ai primissimi anni Duemila.

Se i tre libri appena citati si soffermano maggiormente sugli eventi storici del passato è grazie alla tetralogia di Elena Ferrante che possiamo avere una visione sulla società di quegli anni. L’amica geniale (Edizioni E/O) racconta la storia dell’amicizia di due ragazzine di un quartiere di Napoli a partire dai primi anni Cinquanta. La città, come il resto del Paese, si è messa alle spalle le macerie della seconda guerra mondiale e sta cercando di riprendersi economicamente. Anche se durante la guerra le donne avevano avuto un ruolo importante aiutando i combattenti e nel 1946 per la prima volte gli era stato concesso il voto, il ruolo della donna all’interno della famiglia era ancora quello di sottostare al capofamiglia e nei libri di Elena Ferrante questo è molto evidente.

Nella famiglia il loro ruolo era quello di prendersi cura dei figli e infatti sia nella famiglia di Elena che di Lila le madri erano casalinghe e i padri provvedevano al loro sostentamento e nel caso in cui una donna lavorava non svolgeva mai un ruolo al pari dell’uomo.

La storia di quegli anni quindi impatta sulla storia raccontata; è grazie al boom economico che i fratelli Solara si arricchiranno, è grazie alle proteste giovanili degli anni Sessanta che la coscienza civile di Elena si formerà ed è il quartiere e le classi sociali che la abitano a determinare la storia.

Se parliamo di Italia non possiamo non menzionare il folclore tipico della storia del nostro Paese e quindi Accabbadora di Michela Murgia (Einaudi) in cui racconta una storia ambientata in Sardegna dove ci sono queste figure, le accabbadore detentrici di sortilegi e capaci di fatture che hanno il compito di accompagnare alla morte le persone che soffrono.

Un aspetto inedito della storia del nostro Paese lo racconta Viola Ardone nel suo Il treno dei bambini (Einaudi) dove riporta una delle più grandi iniziative del Partito Comunista nell’immediato secondo dopoguerra. Gruppi di bambini del sud vennero mandati ospiti presso alcune famiglie del centro e nord Italia per permettersi di rimettersi fisicamente.

Per concludere questo breve viaggio attraverso i libri della nostra Italia non potevo non citare due maestri della letteratura che meglio hanno saputo raccontare i processi storici, politici e culturali del nostro Paese; Cesare Pavese e il suo La luna e i falò (Einaudi), dove emerge l’importanza del paese, della famiglia e delle radici e Natalia Ginzburg con Lessico Famigliare (Einaudi) la storia di una famiglia le cui vicende si intrecciano, anche, con l’età fascista, la seconda guerra mondiale e le attività politiche.