Caminito |Maurizio de Giovanni

Tre anni fa quando chiusi il post dedicato all’ultimo libro dedicato al commissario Ricciardi con la speranza che quell’addio si potesse trasformare in un sopportabile arrivederci.

Le mie preghiere sono quindi state esaudite dal momento in cui Maurizio de Giovanni ha deciso di riportare in vita la sua creatura letteraria più amata. Forse a quell’addio proclamato a gran voce non ci aveva creduto neanche lui, quello che è certo è che il commissario Luigi Alfredo Ricciardi ha ancora tante cose da dire e questo libro ne è la prova.

Facciamo le cose per bene e diciamo ai quei quattro che ancora non lo sanno che martedì 29 novembre è uscito per Einaudi Caminito di Maurizio de Giovanni che segna il ritorno in grande stile del commissario Ricciardi.

Certe cose cambiano e certe cose restano sempre le stesse.

Siamo sempre nella splendida Napoli, ma siamo cinque anni dopo dove avevamo lasciato tutti e più precisamente nell’aprile del 1939. Se prima il fascismo era un ideale che stava prendendo sempre più forma, adesso ci troviamo nel pieno del regime, quello delle leggi razziali, della difesa della purezza della razza e quello delle città piene di palazzi uguali tra loro simbolo del potere imperante.

Certe cose cambiano e certe cose restano sempre le stesse.

Enrica, l’amore della sua vita, l’unica a cui era riuscito a confidare il fatto, ossia la dannazione che gli aveva stravolto la vita era ormai morta da cinque anni, ma nella tragedia c’era stata una piccola luce di speranza e gioia condensati tutti nella piccola Marta, frutto del loro breve, ma intenso amore. Una bimba tenace e determinata come la madre capace di illuminare anche le giornate più buie e difficili del commissario affidata alle cure di Nelide e Bianca, due donne l’una l’opposta dell’altra, preziose e fidate presenze nella sua vita, come quelle del brigadiere Maione e del dottor Modo, colleghi certo, ma soprattutto amici.

Certe cose cambiano e certe cose restano sempre le stesse.

E poi loro, le indagini, come quella a cui dedicarsi che vede la morte di due ragazzi giovanissimi ritrovati tra i cespugli di un boschetto intenti a consumare il loro amore. C’è davvero la politica dietro quel duplice delitto come vorrebbe Modo più paranoico e preoccupato del solito o c’è dell’altro, come vorrebbe sperare il commissario che non vuole credere che il mondo in cui vive la sua piccola creatura stia precipitando verso un destino che si fa di giorno in giorno più oscuro?

E se da un lato Maione è preoccupato a causa di un problema familiare che gli toglie il sonno e l’appetito, Ricciardi sa che prima o poi dovrà mettere la figlia di fronte a quella prova che tanti anni prima aveva fatto anche lui che potrebbe significare ulteriore dannazione nella sua vita.

Maurizio de Giovanni ci riporta nel mondo che più ci aveva fatto amare e che una sua probabile fine ci aveva fatto disperare. Perché sì, noi lettori ai personaggi fatti di carta e inchiostro ci affezioniamo e ne vorremmo sempre di più, per cui fataci gioire di questo amato ritorno e lasciateci vivere quelle belle emozioni che solo una bella storia come questa è capace di sprigionare: carissimo commissario Ricciardi bentornato tra noi, adesso facciamo che ci teniamo compagnia ancora per un bel po’.

  • Titolo: Caminito
  • Autore: Maurizio de Giovanni
  • Casa editrice: Einaudi
  • Data di pubblicazione: 29 Novembre 2022

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