Una classica estate| Cinque libri Feltrinelli

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Come mi è capitato di dire più volte, l’estate per me rappresenta quella stagione in cui recupero i classici, con cui ho un rapporto di odi et amo. Riconosco l’importanza dei libri che hanno fatto la storia della letteratura italiana ed internazionale, ma se entro in una libreria difficilmente mi dirigo al reparto classici, piuttosto giro e rigiro tra le nuove uscite, notando i libri che ho già letto e segnando mentalmente i libri che vorrei leggere. Da qualche anno a questa parte, però, utilizzo i mesi caldi in cui generalmente le uscite editoriali vanno in pausa, per recuperare quei libri che impazzano nelle famose liste dei libri da leggere almeno una volta nella vita. In un certo senso mi impongo almeno un paio di classici tra luglio e agosto (impongo nel senso buono del termine, perché sono la prima a dire che la lettura non va mai e dico mai forzata) e oggi ve ne consiglio giusto qualcuno che potrebbe farvi compagnia nelle prossime settimane.

Cinque classici per l’estate. 

«Mastro Don Gesualdo» di Giovanni Verga, mi ha tenuto compagnia una settimana d’agosto di svariati anni fa. Caposaldo della letteratura italiana di inizio novecento in cui si muove una critica al mondo aristocratico e borghese attraverso la figura di Gesualdo, un muratore appartenente alla borghesia che dopo essersi arricchito grazie al suo lavoro e al matrimonio con una nobildonna, si appresta a far parte del mondo aristocratico che però non gli perdonerà mai le umili origini, per cui Gesualdo si ritroverà ad essere escluso da entrambi i mondi.

L’estate successiva mi sono spostata in Russia, metaforicamente parlando, grazie alla lettura de «Il maestro e Margherita» di Michail Bulgakov, capolavoro della letteratura mondiale. Di questo libro Bulgakov elaborò la bellezza di otto versioni e solo dalla terza compaiono i protagonisti che danno il nome al libro e cioè il maestro e Margherita. La struttura è alquanto complessa e stare dietro alla lettura di questo libro non è stato semplice, lo ammetto. Nel libro ci sono tre linee narrative con la prima, quella d’apertura, con il diavolo che arriva a Mosca; nella seconda in cui si sviluppa il racconto del romanzo di Pilato e nella terza con il Maestro rinchiuso in un manicomio a causa di un libro che ha scritto (il libro di Pilato per l’appunto), il Maestro che ama Margherita e che per salvarlo accetterà di vendere l’anima al diavolo facendo in modo che le tre linee narrative alla fine si uniscano tra loro. Ripeto, è un romanzo che richiede attenzione da parte del lettore sia per la storia sia per la vastità di personaggi che compaiono e si alternano tra le pagine, ma una volta finito vi accorgerete che ha meritato qualsiasi sforzo.

«Jane Eyre» di Charlotte Brontë e «Cime tempestose» di Emily Brontë sono i due classici della scorsa estate che ho letto quasi contemporaneamente. Entrambi i romanzi raccontano di amori tormentati. Il primo quello tra Jane Eyer, giovane istitutrice inglese dalle umili origini, con Mr. Rochester, mentre il secondo quello tra Heathcliff e Catherine. Nel caso di Jane si parla di un amore passionale con una donna molto sicura di sé che sarà capace di scalfire la roccia apparente di Mr. Rochester, uomo duro, ma pieno di debolezze. Con Heathcliff e Catherine parliamo invece, di un amore dannato, un amore ossessivo dalla forza distruttiva. Le atmosfere nordiche di Wuthering Heights sempre avvolto dalla nebbia e dal vento mi hanno affascinato tantissimo, roba che in un posto del genere ci andrei in questo momento.

Per concludere «Oblomov» di Ivan Aleksandrovič Gončarov è il classico che mi sta facendo compagnia in questi giorni. Oblomov è un ricco possidente che non ha bisogno di lavorare per sopravvivere e passa le sue giornate oziando sul divano a fantasticare sulla vita che gli piacerebbe fare, ma che in sostanza non fa. Con lui c’è il fido servitore Zachar che si limita a servire il signore e a fare nient’altro, tanto che la casa è sudicia e disordinata. Di questo romanzo sono ancora alle prime battute, ma mi sento di consigliarlo come se già lo avessi letto tutto, perché è un romanzo che pagina dopo pagina mi sta conquistando.

4 pensieri su “Una classica estate| Cinque libri Feltrinelli

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  2. La finestra di Maria

    Anche io mi sono ripromessa di recuperare i classici! L’estate sembra un momento perfetto! Tra quelli che hai presentato ho in lista Jane Eyre e su tuo consiglio aggiungo anche Cime Tempestose☺️

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    1. Francesca Ottobre

      Spero che «Cime tempestose» possa piacerti tanto quanto è piaciuto a me. È una storia un po’ particolare, i personaggi non faranno subito breccia nel tuo cuore, ma credimi che è uno di quei libri di cui ne vale la pena. Buona lettura 🥰

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